Venerdì 8 settembre alla Biblioteca delle Oblate verrà inaugurata la mostra fotografica su Reyhaneh Jabbari, vittima della repressione iraniana.
Venerdì 8 settembre, alle ore 17.00, la Biblioteca delle Oblate ospiterà nella Sala conferenze Sibilla Aleramo l'inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Reyhaneh Jabbari e alle madri e figlie che sono state vittime della violenta repressione del regime iraniano.
L'evento è doppiamente significativo, poiché alla mostra interverrà Sholeh Pakrava, madre di Reyhaneh, che racconterà le vicende della figlia e la situazione attuale nel Paese. Inoltre nel 2019 a Reyhaneh Jabbari è stata intitolata una sala del primo piano della Biblioteca delle Oblate, in seguito ad un'iniziativa del Consiglio Comunale.
La mostra sarà visitabile dall'8 al 23 settembre negli orari di apertura della Biblioteca.
Reyhane Jabbari fu uccisa per impiccagione in una prigione a Teheran il 25 ottobre del 2014, con l'accusa di omicidio. La ragazza si era difesa da un tentativo di stupro. Reyhaneh confessò subito l’omicidio e ne raccontò la dinamica di legittima difesa. Non solo non fu creduta, ma non le fu garantita l’assistenza di un avvocato durante la deposizione, e anzi, in sette anni di detenzione incontrò l’avvocato soltanto due volte. La sua esecuzione avvenne malgrado le proteste dell'opinione pubblica internazionale e quelle di Amnesty International.
La mostra vedrà la partecipazione anche del Vicesindaca e Assessora alla Cultura del Comune di Firenze Alessia Bettini. Sarà presente anche Ahmad Rafat, giornalista e membro Iran Human Rights Organization, e Tina Marinari, rappresentante Amnesty International.
La mostra e l'incontro pubblico sono organizzati dall'Associazione Donne Libere Iraniane con l'obiettivo di ricordare la donna, in collaborazione con l'associazione "Donna Vita Libertà", Amnesty International e Iran Human Rights.