Mi unica memoria. Maryangel Garcia

Inaugurazione giovedì 24 ottobre in sala Orvieto a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea

Opening giovedì 24 alle 17:30 alla presenza di Sara Funaro, Assessora Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità, Maryangel Garcia, artista, Valentina Gensini, direttore artistico Le Murate. Progetti Arte Contemporanea.

Sculture, ricami e libri d’artista compongono un corpus di lavori che parla del genere femminile, indagandolo a trecentosessanta gradi, dal corpo e alla sessualità. In questo progetto presentato dall'artista venezuelana Maryangel García troviamo i percorsi di un'opera di una grande forza formale e concettuale, consolidata dalle trasformazioni di una femminilità che solleva nuove narrative e che costruisce movimenti non conformi dove le texture dei materiali approfondiscono con armonica dissonanza domande senza risposta intorno ai problemi della donna come soggetto subalterno, catturato dalle direttrici egemoniche del potere e della mascolinità. In quest'opera ha luogo un processo delicato attraverso l'ingranaggio studiato e azzeccato tra la forza istintiva e ironica delle strutture visuali utilizzate dalla creatrice e le risorse tessili come mezzo prediletto per approfondire le problematiche della condizione femminile. Gli elementi con cui García recupera le variabili del discorso si rafforzano nella loro esecuzione e mentre la visualità mette in dubbio, allude e controbatte, si sensibilizza e riflette, si nutre e si digerisce sensualmente per trasformarsi nella disposizione serena di una liberazione potenziale.

In questo modo la tridimensionalità sorge come una formazione esigente e affascinante che ricama con colori morbidi e incornicia la maggior parte di questi racconti impunturati dal sogno, dalla realtà, dalla lotta costante davanti all'oppressione o alla sinuosa autonomia del proprio desiderio. Sono storie femminili dipanate dall'artista in una struttura cangiante che installa metafore sequestrate dal tenore politico ma che al tempo stesso esalta i tratti più rilevanti dell'arte tessile, supporto di andata e ritorno che si trasforma davanti allo sguardo dello spettatore, riflesso che attende, dove le metafore del corpo e le riflessioni di genere si trasformano in un rischio creativo che segna e redime dal lavoro creatore.

La mostra è visitabile fino al 9 novembre

Il Progetto è promosso dal Comune di Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti. Progetto Realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea2019  con il sostegno di Regione Toscana

 

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