Visite gratuite con percorso guidato. Come prenotare
Mercoledì 8 maggio, data convenzionale della fine della seconda guerra mondiale in Europa, nel 1945, Firenze ha inaugurato il Memoriale italiano di Auschwitz al centro Ex3 a Gavinana, occasione per ricordare la fine di tutti i campi di concentramento ma anche l’embrionale nascita di un nuovo spirito europeo.
Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente su prenotazione esclusivamente con accessi guidati:
le visite a cura di MUS.E saranno rivolte alle classi della scuola secondaria di primo e secondo grado e ai giovani e adulti dai 10 anni in su.
Orario visite
Lunedì e sabato: 9.30, 10.30 e 11.30
Domenica: 15.30, 16.30 e 17.30
Prima domenica del mese (Domenica Metropolitana): 10.30, 11.30, 12.30, 15.30,16.30, 17.30
La partecipazione è gratuita, la prenotazione è obbligatoria.
per individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it, 055-2768224
per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788
Il Memoriale
All’ingresso il Memoriale presenta una targa che reca queste parole, scritte da Primo Levi: ‘Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile,che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai’. Il Memoriale è costituito da una passerella lignea circondata da una spirale ad elica all’interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel. La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia di un testo scritto da Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata ‘Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz’.
Montato ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, viene presentato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda. Accusata dal Museo di non rispondere alle nuove “linee guida” che lo stesso Museo si era dato all’indomani della caduta del Muro di Berlino, l’opera fu chiusa al pubblico d’imperio nel 2011 dalla direzione che nel 2014 arrivò a minacciarne lo smontaggio e la distruzione.
Allora il Comune di Firenze e la Regione Toscana decisero di prendere in carico l’opera individuandone una nuova sistemazione. Nella primavera del 2015 si giunse alla firma di un protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBACT) e la stessa ANED, proprietaria dell’opera. L’Istituto Centrale per il restauro di Roma fu incaricato di smontare l’installazione e di trasportarla a Firenze nel gennaio 2016. Il Comune ha provveduto, con il sostegno finanziario della Regione Toscana, a ristrutturare l’edificio destinato a ospitarla. L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha curato la direzione tecnica degli interventi di restauro delle tele.
L’installazione, pur strappata dal contesto originario per cui era stata progettata, mantiene intatta la sua forza di documento unico della memoria dello sterminio nazista voluto dagli ex deportati e da alcune delle personalità di maggior rilievo della cultura italiana del Novecento.
SEDE: Via Donato Giannotti 75/81