Interno giorno. Fuori campo notte

Alla Biblioteca delle Oblate da giovedì 16 ottobre una rassegna con approfondimento cinematografico

In sceneggiatura, la Casa è indicata come “Interno”, di giorno o di notte. Ma anche l’inquadratura, in fondo, può essere vista come una casa: ha un “dentro”, ciò che viene incluso nel frame, e dialoga con ciò che resta fuori – il fuoricampo. Se pensiamo alla casa come simbolo dell’interiorità e dell’identità, allora questa rassegna ci porta proprio oltre quella soglia: verso il fuoricampo notturno di una “Casa d’altri”.
È lo sguardo di chi il lavoro domestico lo vive ogni giorno, di chi abita una casa diventata nomade e precaria nel capitalismo globale, o di chi, in un mondo del lavoro sempre più disumanizzato, guarda alla casa come a qualcosa prima svenduto e poi riconquistato, con fatica e orgoglio.

I tre incontri si terranno alla Biblioteca delle Oblate dalle 17.30 alle 20.30

Al termine del film ogni incontro prevede un approfondimento critico e un dialogo con la curatrice della rassegna, Maria Grosso (bibliotecaria). 

Programma

Giovedì 16 ottobre, ore 17.30 // Nomadland di Chloé Zaho, Usa, 2020, 108 min. 

La Grande Depressione cento anni dopo. Germinato dal libro omonimo di Jessica Bruder, il film è “sguardo-corpo-casa” della regista Zaho e dell’attrice Frances MacDormand: pedinamento sensibile di un furgone nel West degli Stati Uniti e del vissuto di una donna le cui dinamiche globali fagocitanti hanno sottratto il lavoro, il marito, la casa, il mondo di riferimento. 

Giovedì 20 novembre, ore 17.30 // The houses of Hristina di Suzanne Raes, testi e fotografia Hristina Tasheva, Olanda, 2007, 49 min. 

Hristina viene dalla Bulgaria, è laureata e ad Amsterdam “ha” tante case, e nessuna. È una lavoratrice domestica: un mondo non pervenuto, il suo. Tra silenzi e bigliettini scambiati con le datrici di lavoro; tra il suo percepire di non esistere e il rivendicarlo a se stessa tramite foto e sculture – testimonianza del suo essersi accostata a quelle case, a quelle vite. 

Venerdì 5 dicembre, ore 17.30 // L’appartamento di Billy Wilder, Usa, 1960, 125 min. 

Commedia cult dal sottotesto acuminato, il film - in puro stile Wilder - conta su due attori a lui carissimi: Jack Lemmon, qui impiegato “detentore” de l’appartamento e preda delle dinamiche lavorative deviate nelle corporation newyorkesi di allora, e Shirley MacLaine, ascensorista con uno specchietto da borsa rotto ma sulla strada della folgorazione dell’autostima.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Per informazioni: bibliotecadelleoblate@comune.fi.it | 0552616512

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