La giuria ha selezionato i vincitori del concorso letterario promosso in primavera dalle Biblioteche comunali
Nel mese di aprile le Biblioteche comunali, forzatamente chiuse a causa dell'emergenza sanitaria, hanno promosso il concorso letterario "Biblioteche chiuse? Pensieri aperti!" riservato ai propri iscritti.
L'obiettivo era stimolarli a esprimere sensazioni, emozioni e il proprio vissuto in un momento di forte difficoltà utilizzando la scrittura libera e creativa. Gli utenti sono stati invitati a partecipare inviando racconti, riflessioni, storie e poesie in lingua italiana e inediti ispirati alle sensazioni provate durante l'isolamento.
Alla scadenza, prevista il 15 giugno, sono pervenuti 51 racconti e 26 poesie. Sei i vincitori, tre poesie e tre racconti, selezionati dalla giuria di esperti composta da Vittorio Biagini e Michele Rossi.
I testi selezionati sono quelli nei quali l’esigenza espressiva si manifesta più libera e sono stati particolarmente apprezzati per lo stile narrativo e il modo con cui sono state affrontate le tematiche (il vuoto improvviso, il ritorno del silenzio, l’attenzione prestata ai rapporti familiari e alla natura circostante etc.) da parte degli autori. I vincitori hanno dimostrato un’attitudine davvero singolare nel farsi analisti, a partire da sé stessi, di questo crinale storico che sta lasciando dietro di sé cicatrici profondissime e mutamenti degli scenari globali, e un’abilità letteraria nel travasare le loro idee e i loro sentimenti in scrittura.
Vittorio Biagini si occupa di letteratura e di filosofia. Da più di due decenni fa parte del "gruppo Quinto Alto", che organizza seminari e incontri pubblici dedicati alle due materie. Dal 2001 al 2008, ha curato per il Comune di Firenze, con Andrea Sirotti, il progetto di promozione della poesia giovanile “Nodo Sottile”. Ha fondato e dirige il festival internazionale di poesia "Voci lontane, voci sorelle", giunto nel 2020 alla sua diciottesima edizione. Dal 2009 coordina, in collaborazione con la Direzione delle Biblioteche comunali di Firenze, "Perché poeti in tempo di povertà?", un ciclo annuale di incontri di letture commentate, volto a promuovere l'avvicinamento alla poesia moderna italiana e straniera.
Michele Rossi, due lauree, dottore di ricerca in Letteratura italiana, è un intellettuale, saggista e organizzatore di eventi culturali. Lavora all’Assessorato alla Cultura, Moda e Design del Comune di Firenze. Tra i suoi libri figurano: "Una sola moltitudine. Saggio sull’identità italiana" (Rubbettino, 2012), "Italiani ieri e oggi. Letteratura e storia repubblicana" (Fondazione Boroli, 2013), "Quello che deve accadere, accade. Storia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni" (Giunti, 2014); "Lottare per scelta. C’era una volta la Resistenza" (Helicon, 2019). Dirige con Andrea Pellegrini la collana editoriale “Occhio di bue” (Edizioni Helicon) dedicata alle opere in ombra e ai narratori dimenticati della letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento.