Dal 29 marzo al 30 aprile il fotografo Nicolò Degiorgis espone i suoi scatti in una mostra inedita al MAD Murate Art District
Sono 102 i metri che separano l'Istituto Penitenziario di Bolzano dal Museion, museo di arte contemporanea del capoluogo dell’Alto Adige, gli stessi che dividono il Panopticon dagli spazi di MAD Murate Art District, all’interno del complesso dell’ex carcere delle Murate. È una riflessione sui luoghi di educazione e di rieducazione quella entro cui si muove il lavoro del fotografo Nicolò Degiorgis, protagonista della personale realizzata negli spazi di MAD grazie a una collaborazione tra Kunsthistorisches Institut in Florenz e MAD Murate Art District nell’ambito del progetto europeo GAP - Graffiti Art in Prison.
102 metri, questo il titolo del lavoro di Degiorgis curato da Valentina Gensini e presentato al pubblico per la prima volta al MAD Murate Art District, centro di arte contemporanea e residenze d’artista del Comune di Firenze gestito da MUS.E, nella mostra inedita in programma dal 29 marzo al 30 aprile.
In mostra a Firenze gli scatti – contenuti anche nel libro Prison Museum (Ed. Rorhof) – realizzati negli spazi del carcere di Bolzano e di Museion, il museo di arte moderna e contemporanea della città, grazie all’esperienza di Nicolò Degiorgis come insegnante presso l'Istituto Penitenziario e come curatore ospite presso Museion. Nel lavoro del fotografo le due istituzioni dialogano tra similitudini e differenze. Distanti solo 102 metri l’una dall’altra, e analoghe per dimensioni, le due strutture celano profonde contraddizioni.
Nella mostra 102 metri, distanza che l’artista ha ritrovato anche a Firenze, tra Panopticon e MAD, l’immagine diventa strumento di indagine. Le fotografie, prodotte durante le lezioni tenute a Bolzano all'interno del carcere, visualizzano e documentano l’attuale situazione carceraria. Le installazioni realizzate innescano una riflessione sui limiti vitali a disposizione nell’esperienza della detenzione.
L’inaugurazione della mostra 102 metri è prevista mercoledì 29 marzo alle 18