Dal 27 novembre al 22 febbraio 2026 le Sale Fabiani di Palazzo Medici Riccardi ospitano la mostra “Carlo Adolfo Schlatter. Artista dello spirito”
“Carlo Adolfo Schlatter. Artista dello spirito”, un percorso espositivo dedicato a una delle figure più singolari del panorama artistico fiorentino del primo Novecento. La mostra è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E, con la cura di Anna Mazzanti, e il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, in collaborazione con Casa Museo Schlatter, Scuola del Design del Politecnico di Milano e Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux.
Pittore, scrittore e studioso di filosofia e di teosofia, Carlo Adolfo Schlatter (1873–1958) si forma ai corsi della Scuola del Nudo ad inizio secolo e studia con Ciaranfi e Ussi, in un contesto culturale animato da una profonda riflessione spirituale e da un diffuso sentimento anti-positivista.
La sua adesione alla teosofia, alla fine dell’Ottocento, segna un passaggio fondamentale nella sua ricerca artistica, che si sposta da un iniziale realismo di gusto macchiaiolo verso un simbolismo di ispirazione ideale e mistica. Attraverso la pittura, la grafica e la scrittura, Schlatter elabora un linguaggio personale e visionario, capace di unire introspezione e tensione spirituale, natura e pensiero, visibile e invisibile.
L’allestimento, articolato in sette sezioni, accompagna il visitatore in un viaggio scandito dai temi centrali della produzione di Schlatter.
Il percorso si apre con l’autoritratto trentenne, il ritratto della moglie Emma Moni, figura centrale nella vita e nell’immaginario dell’artista. Dopo la sua scomparsa, la teosofia diventerà per Schlatter anche una prassi di conforto e di avvicinamento spirituale all’anima dell’amata, all’epoca nella quale ormai si ritrae in sembianze del tutto simboliche.
Una piccola sezione della mostra trova spazio all’Archivio Contemporaneo A.Bonsanti, Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux dove è esposta una selezione di documenti (fotografie, schizzi, menabò, e il testamento originario) provenienti dal Fondo Schlatter donato nel 2015 dagli eredi.
La mostra è resa possibile anche grazie al sostegno della Società Teosofica Italiana APS e dall’azienda Pietre di Rapolano. A cura di: Anna Mazzanti In collaborazione con: Casa Museo Schlatter, Scuola del Design del Politecnico di Milano e Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux
Orario
Dalle 9:00h alle 19:00h, ultimo ingresso 18:00h
Chiuso il mercoledì