Un romanzo - Un film

Dieci celebri romanzi per ragazzi che hanno ispirato film e cartoni animati

Le Biblioteche Comunali Fiorentine offrono la possibilità di confrontare le pagine di dieci celebri romanzi per ragazzi con le loro rispettive trasposizioni cinematografiche.

Tutti i titoli proposti (sia libri che film) sono disponibili per il prestito nelle Biblioteche Comunali Fiorentine, mentre per gli appassionati del digitale è possibile leggere in formato ebook i dieci romanzi proposti attraverso la biblioteca DigiToscana MediaLibraryOnline. 

Per utilizzare i servizi di prestito e restituzione e cercare i libri a scaffale è necessaria la prenotazione tramite email o per telefono durante l’orario di apertura (BiblioteCaNova Isolotto accetta prenotazioni solo per telefono)Se la prenotazione avviene per email è necessario aspettare la conferma dell'appuntamento prima di andare in biblioteca.

I viaggi del Dottor Dolittle di Hugh Lofting

Quest’anno si celebrano i 100 anni dall’uscita del primo romanzo della lunga saga dedicata al Dottor Dolittle, famosissimo dottore capace di parlare con gli animali.

Pochi sanno però che questa storia così avventurosa nasce da una situazione terribile come le trincee della Prima Guerra Mondiale, da cui Hugh Lofting inviava disegni e spezzoni di questa saga allegra ai suoi bambini.

Mondadori, in occasione del centenario, presenta i primi due libri della collana ("La storia del signor Dolittle" e "I viaggi del signor Dolittle") con le illustrazioni originali dell’autore, riproponendole al grande pubblico in concomitanza con l’uscita dell’ennesimo film sul protagonista.

Questo libro e altri dedicati al Dottor Dolittle sono disponibili nella versione digitale su DigiToscana MediaLibraryOnline.

Anche nelle trasposizioni cinematografiche, il protagonista mantiene intatto il suo fascino da eroe integerrimo, toccato da un dono che molti vorrebbero avere: comprendere la lingua degli animali!

- Harry Potter e la pietra filosofale

- Harry Potter e la camera dei segreti

- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

- Harry Potter e il calice di fuoco

- Harry Potter e l’ordine della fenice

- Harry Potter e il principe mezzosangue

- Harry Potter e i doni della morte

I fortunati romanzi di  J. K. Rowling sono usciti in Italia per Salani tra il 1997 e il 2007. Nel 2002 escono 2 opere minori ispirate all’universo potteriano: "Gli animali fantastici: dove trovarli" e "Il Quidditch attraverso i secoli" e  nel 2008 "Le fiabe di Beda il Bardo". 

Dal 2001 escono le fortunate trasposizioni cinematografiche. 

Di seguito alcune delle differenze tra i romanzi della Rowling e i film:

1 I romanzi sono sette mentre i film sono otto (Harry Potter e i Doni della Morte è diviso in due parti).

2 Il personaggio di Peeves non appare nei film.

3 I magonò sono persone del tutto prive di poteri magici, nate in famiglie di maghi. È il caso di Gazza, l’arcigno custode di Hogwarts. Chi sono i maganò lo scopriamo solo nel secondo libro.

4 Il film ci parlano poco degli elfi domestici. Nei libri scopriamo che sono loro, per esempio, a cucinare i pasti per gli studenti e gli insegnanti di Hogwarts. Hermione fonda addirittura un’associazione per la loro protezione e liberazione: il Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Afflitti. Il C.R.E.P.A..

 Le origini di Voldemort sono descritte in modo più approfondito nel sesto libro della saga. 

6 Nel settimo libro Dudley Dursley, il nerboruto cugino di Harry, che gli amici chiamano Big D manifesta per la prima volta ad Harry la propria gratitudine per avergli, in un’occasione, salvato la vita. I due ragazzi si salutano con una stretta di mano. 

Roald Dahl è il famosissimo scrittore per bambini, le cui storie sono ancora tra le più lette e amate dai ragazzini di tutto il mondo. 

Questo autore è particolarmente legato al mondo del cinema sia perché è stato sposato per oltre trent’anni con l’attrice di Hollywood Patricia Neal, sia perché firmò lo script di «Agente 007 – Si vive solo due volte» e che addirittura suo è il soggetto del film «I Gremlins», che originariamente era stata scritta per la Disney ma fu poi prodotta da Steven Spielberg.

Infine non dobbiamo dimenticare che da molti libri di Dahl sono stati tratti film di successo: 

- James e la pesca gigante (anno 1961)
Nel 1996 ne è stato tratto un film di animazione, prodotto da Tim Burton, davvero molto ben riuscito.

- La fabbrica di cioccolato (anno 1964)
Da questo romanzo sono stati tratti due film famosissimi: il primo del 1971 che vede Gene Wilder nei panni di Willy Wonka, il secondo, diretto da Tim Burton e con Johnny Deep nei panni del celebre cioccolatiere, è invece del 2005.

- Furbo, il signor volpe (anno 1970)
Fantastic Mr Fox è un cartone animato di Wes Anderson tratta da un racconto poco noto di Roald Dahl. 

- IL GGG (anno 1982)
Forse il romanzo più famoso di Roald Dahl dopo "La fabbrica di cioccolato".  Prima che Spielberg ne facesse il fortunatissimo film che tutti conosciamo, nel 1989 una casa di produzione inglese ne fece una trasposizione in cartoni animati dal titolo "Il mio amico gigante".

- Le streghe (anno 1983)
ll protagonista di questa storia è un bambino inglese di 7 anni con origini norvegesi che, rimasto orfano, viene affidato alle cure della nonna. Grazie ai racconti dell’anziana nonnina, egli viene a conoscenza di un grave pericolo che riguarda tutti i bambini, causato dall’esistenza delle streghe. Nel 1990 ne è stato tratto un film "Chi ha paura delle streghe?" che però non ha avuto un grande successo. 

- Matilde (anno 1988)
Matilde Dalverme è una bambina di cinque anni e mezzo, dotata di un'intelligenza straordinaria ma è circondata da persone che non capiscono la sua passione per i libri e non apprezzano la sua onestà. a partire dalla sua famiglia e dalla direttrice della scuola la Signorina Spezzindue. Ma Matilde non si lascia prendere dallo sconforto e inizia a vendicare queste ingiustizie architettando simpaticissimi scherzi. 
"Matilda 6 mitica" è la trasposizione cinematografica del libro (1996), diretto e interpretato da Danny De Vito.
Una curiosità: nel film a un certo punto appare un ritratto, che raffigura Magnus, il padre della signorina Honey. In realtà la persona nel dipinto è Roald Dahl.

Nell'immaginario collettivo Mary Poppins è il personaggio disneyano interpretato da Julie Andrews, premio Oscar del 1965. "Mary Poppins" di Pamela Lyndon Travers, invece, è molto diversa: è una severa tata inglese dei primi del Novecento, una donna dedita ai bambini degli altri, vanitosa del proprio aspetto e orgogliosa del ruolo di guida morale ed educativa che la società le affidava.

Nel libro, i bambini protagonisti della storia sono quattro e non due come nella versione cinematografica e Mary Poppins non viene chiamata per riavvicinare i figli al padre (come nella rielaborazione cinematografica), ma bensì per regalare un’infanzia autentica e non solo formale.

Se nel film Bert, l’amico di Mary, fa lo spazzacamino, nel libro invece fa il venditore di fiammiferi e mentre in  una delle scene più belle del film, Bert, Mary e i bambini entrano in uno dei disegni di Bert, nel libro invece ad entrare nel disegno sono solo Bert e Mary. 

Molto più che nel film, nel libro gli animali hanno un ruolo chiave: si animano, parlano con i bambini più piccoli, hanno un feeling speciale con Mary. 

Nel film i due bambini vanno in banca con papà Banks e lì quasi finisce in tragedia, mentre nel libro in banca non ci arrivano mai e danno invece da mangiare agli uccelli, comprando il mangime dalla vecchietta. 

Quando Mary Poppins decide di lasciare la casa dei Banks perché il vento è cambiato la Signora Banks che gioisce, cosa che invece non succede nel film.

L'autrice del libro, Pamela Travers, chiese a Walt Disney di non esagerare con le "licenze poetiche". In particolare si oppose alla scena in cui Bert e Mary si trovano a ballare insieme a dei pinguini animati dopo essere entrati in uno dei bellissimi disegni dello spazzacamino. Non riuscì, tuttavia, a fare cambiare idea a chi aveva firmato la versione cinematografica della sua storia.

Il romanzo della scrittrice Frances Hodgson Burnett, edito nel 1911, sin da subito ebbe un notevole successo perché fu visto come una sorta di manuale pedagogico che portava avanti un’idea educativa piuttosto radicale per i tempi. La Burnett, infatti, nel suo romanzo proponeva alcuni nuovi temi che circolavano in quel periodo secondo i quali la frequentazione dei coetanei, il lavoro fisico e la vita all’aria aperta costituissero un metodo educativo più efficace rispetto alla rigida istruzione del passato. 

Nel 1993 la regista polacca Agnieszka Holland ha tratto un film omonimo dal romanzo, terza trasposizione cinematografica dopo un’opera muta del 1919 e un’altra del 1949.

La maggior parte delle differenze tra il libro e il film si devono all’intervento della Holland, che ha eliminato i riferimenti troppo fantastici riguardanti l’uccellino che guida Mary, per quanto abbia introdotto il rituale del finale che riporta Craven a casa, e ha invece ampliato tutta la parte sentimentale inerente l’amicizia fra i tre ragazzini. In effetti nel seguito del film, intitolato "Ritorno al giardino segreto", ritroviamo una Mary che si è sposata con Colin e che ha trasformato la magione in un orfanotrofio, mentre Dickson purtroppo è morto dopo essersi arruolato.

Il nuovo adattamento cinematografico del romanzo diretto da Marc Munden sarà disponibile in modalità  VOD (video on demand) dal prossimo 7 agosto. Il film sarebbe dovuto uscire nelle sale del Regno Unito il 14 agosto.

Wonder è il romanzo d'esordio di R. J. Palacio pubblicato nel 2012 e uscito in Italia l'anno seguente. Il racconto segue le vicende di August Pullman, un ragazzino di 10 anni affetto da una deformazione craniofacciale, che per la prima volta affronta il mondo della scuola entrando in prima media.

La pellicola, diretta da Stephen Chbosky ed uscita nel 2017, risulta decisamente fedele alla storia raccontata nel libro, soprattutto per quanto riguarda le forti emozioni che suscita. 

Ci sono alcune differenze tra il libro e il film più convincenti di altre come il fatto di voler continuare a far indossare ad Auggie il casco da astronauta anche all'entrata e all'uscita da scuola, almeno fino a quando non trova supporto nel suo amico Jack, oppure quello di tagliare alcune parti del libro, come quella dove a dare la loro versione della storia sono Summer (l’amica di August) e Justin (il fidanzato di Via, la sorella di August).

Nella pellicola, inoltre, vengono addolciti alcuni episodi che compaiono nel libro come quando  August,  durante una gita alla riserva naturale, e il suo migliore amico Jack Will vengono aggrediti da dei bulli di terza media e in questo combattimento August perde l’apparecchio acustico.

Nel film inoltre il personaggio di Christopher (amico di Auggie) è completamente omesso: non viene considerato importante il rapporto d’amicizia che c’era tra lui e Auggy. 

Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott e racconta la storia delle quattro sorelle March: Meg, Jo, Beth e Amy. Il libro analizza i singoli caratteri, i sogni e la maturazione di ciascuna delle quattro sorelle nel corso di un anno.

Il romanzo, considerato un classico della letteratura, ha goduto nel corso degli anni di numerose trasposizioni cinematografiche e televisive. 

Nel 1918 venne girato un "Little Women" diretto da Harley Knoles. Nel 1933 a dirigere Piccole Donne fu George Cukor mentre nel 1949 fu diretto da Mervyn LeRoy.

Nel 1955 venne trasmesso in tv Piccole donne, diretto da Anton Giulio Majano con protagonista Lea Padovani.

Nel 1994 è uscita  la trasposizione cinematografica della regista Gillian Armstrong. Il film è uscito con il titolo di Piccole donne con Winona Ryder, Gabriel Byrne, Susan Sarandon; Trini Alvarado, Samantha Mathis, Claire Danes, Kirsten Dunst. Nel film vengono inclusi particolari presi dalla biografia dell'autrice del romanzo, si suppone per rendere maggiore veridicità.

Nel 2017 anche BBC One ha trasmesso la miniserie tv Piccole donne e nel  2019 Greta Gerwig ha scritto e diretto un nuovo adattamento cinematografico, intitolato sempre Piccole donne. Nonostante in alcuni tratti la versione della Gerwig sia molto fedele, la regista altera la struttura introducendo, per esempio, l’elemento della meta-narrazione del tutto assente nel romanzo della Alcott.

Un altro accorgimento apportato dalla versione cinematografica del 2019 lo troviamo nell'incipit. Mentre il libro inizia con la celebrazione del Natale durante la Guerra, quando le ragazze sono ancora molto giovani, il film si apre con una Jo March  che va a colloquio da un editore a New York. Il film, poi, procede per grandi salti temporali, preferendo un approfondimento dei singoli personaggi piuttosto che una narrazione lineare.

Nel romanzo la fede cristiana dei March ha un grande ruolo mentre nella versione cinematografica del 2020 questo elemento non prende così tanto spazio. In "Piccole donne" della Alcott, il libro "Il pellegrinaggio del cristiano"  appare diverse volte e il padre delle protagoniste è un reverendo. 

Il Piccolo Principe è un grande classico della letteratura per l'infanzia: scritto da Antoine de Saint-Exupéry e pubblicato nel 1943. E' metafora del senso della vita, dell'amore e dell'amicizia raccontati in una fiaba per bambini. 

Il capolavoro di De Saint-Exupéry è stato fra i soggetti preferiti di registi e sceneggiatori. E' del 1974 il film "The Little Prince" del regista Stanley Donen. Nominato agli Oscar, vinse anche un Golden Globes per la colonna sonora.

Diversi anche i cartoni animati, perlopiù francesi ma anche giapponesi ma bisognerà attendere il 2015 per vedere al cinema la versione animata della storia, diventata ormai un classico conosciuto da tutti: "Il Piccolo Principe" di Mark Osborne.

Rispetto al celebre libro la storia è differente e introduce nuovi personaggi. Il film racconta infatti di una ragazzina costretta dalla madre a frequentare una prestigiosa accademia: la bambina fallisce l'esame di entrata ma si trasferisce comunque insieme alla mamma nel quartiere, per seguire dall'esterno le attività della scuola. E' lì che la bambina conosce il suo vicino di casa, un anziano ex aviatore con il quale stringerà una grande amicizia. E sarà lui a raccontarle la storia del piccolo principe, da lui conosciuto durante un viaggio nel deserto del Sahara.

Il film ha vinto il Premio Cesar nel 2016, un riconoscimento cinematografico assegnato annualmente ai migliori film e alle principali figure professionali del cinema francese.

"Il meraviglioso mago di Oz" è un celebre romanzo per ragazzi di L. Frank Baum pubblicato a Chicago nel 1900. Il libro racconta le avventure della bambina Dorothy nel magico Paese di Oz, dopo che lei e il suo cane Totò sono stati spazzati via da un tornado che colpì il Kansas, dove, orfana dei genitori, abitava assieme agli zii.

Già nel 1902 venne prodotto il primo adattamento per un musical a Broadway mentre il primo film risale al 1939 per la regia di Victor Fleming, celebre anche per Via col vento. Nella primissima versione del film la protagonista Dorothy è interpretata da Judy Garland. La colonna sonora della pellicola rimane indimenticata ancora oggi.

Anche in questo caso troviamo alcune differenze tra il libro e la trasposizione cinematografica.

Quando Dorothy incontra il leone, l’uomo di latta e lo spaventapasseri nel film essi sono la trasposizione dei suoi amici mentre nel libro questo parallelismo non esiste. Nel film gli amici di Dorothy la salvano spesso, mentre nel libro è lei che da una mano a loro. Nel film i combattimenti tra Dorothy, i suoi amici e la strega sono molto più delicati rispetto al libro, in cui invece la storia è più cruenta con omicidi sanguinosi, armi e scene di attacchi. 
La morte della strega cattiva cambia: nel libro Dorothy le versa volontariamente addosso dell’acqua mentre nel film è stato fatto sembrare un gesto accidentale. E se nel film la strega buona viene dal Nord, nel libro la strega Glinda è quella del Sud, mentre la strega cattiva dell’Ovest nel libro ha la pelle bianca e nel film ha la pelle verde.
Le celebri scarpette della bambina sono, inoltre, un altro dettaglio differente: se nel film sono quelle rosse, nel libro sono argentate. E anche il finale è diverso: nel romanzo il viaggio della bambina e dei suoi compagni è reale mentre nel film si rivela essere stato solamente frutto di un sogno.

La storia infinita è un romanzo fantastico dello scrittore tedesco Michael Ende, pubblicato nel 1979 a Stoccarda. Tradotto in più di quaranta lingue, il romanzo è diventato un classico della letteratura per ragazzi. La prima edizione in italiano risale al 1981, a cura della Longanesi.

La maggior parte della storia si svolge a Fantàsia, un mondo fantastico minacciato dall'espansione di una forza misteriosa chiamata Nulla, che causa la sparizione di regioni sempre più estese del regno. Il coprotagonista è Atreiu, un coraggioso fanciullo che viene incaricato dall'Infanta Imperatrice di trovare una soluzione al problema di Fantàsia; il protagonista è invece un bambino del mondo reale, Bastiano Baldassarre Bucci, che, leggendo un libro sul Regno di Fantàsia, si ritrova progressivamente coinvolto negli eventi del racconto. Diventato anche lui parte di Fantàsia, Bastiano aiuta Atreiu nel tentativo di salvare il regno e dovrà infine trovare un modo per ritornare nel mondo reale.

L'opera è stata adattata in una varietà di media diversi, che vanno dal teatro ai videogiochi, dal cinema alla televisione. Proprio dal romanzo di Ende, il regista Wolfgang Petersen ha tratto nel 1984 il celebre lungometraggio "La storia infinita" che fu definito da Ende  "un gigantesco melodramma di kitsch, commercializzazione, pupazzi e plastica".

Di seguito riportiamo alcune delle differenze che discostano il film dal romanzo:

- nel film il protagonista è chiamato Bastian, mentre nel libro si chiama Bastiano Baldassarre Bucci;

 nel film, Gmork rivela ad Atréju che Fantàsia sta morendo perché "la gente ha rinunciato a sperare e dimentica i propri sogni", e che il Nulla è "il vuoto che ci circonda, è la disperazione che distrugge il mondo" e che lui  ha ricevuto l'incarico di uccidere l'unica persona in grado di fermare il Nulla, cioè Atréju. Il dialogo termina con lo scontro violento tra i due, in cui Atréju, determinato a combattere fino alla fine, uccide il mostro. Nel libro le cose vanno in modo molto diverso: Atréju riceve il compito di salvare Fantàsia poiché non ha mai ucciso nessun essere vivente e per compiere con successo la sua missione non dovrà uccidere nessuno, viaggiando senza armi e senza mai attaccare, senza mai sentenziare un proprio giudizio nei confronti degli altri, limitandosi unicamente ad effettuare la sua ricerca del salvatore di Fantàsia e a porre delle domande. Il suo incontro con Gmork non termina con uno scontro fisico tra i due, ma con il mostro, in punto di morte a causa della fame e della stanchezza, che ride vittorioso per aver trovato Atréju, trattenendolo con le sue parole in una città completamente circondata dal Nulla.

- il Fortunadrago che nel film è chiamato Falkor nel libro si chiama Fùcur;

- nel libro, l’Oracolo del Sud non ha forma fisica, mentre nel film assume quella di un paio di sfingi blu che possono uccidere i pellegrini con raggi che fuoriescono dagli occhi;

- nella scena finale del film, Bastian a cavalcioni di Falkor compie la sua vendetta sui bulli che tormentano il ragazzo a scuola, ma questa scena non sarebbe stata possibile nel libro perché le creature di Fantàsia non possono concretizzarsi nel mondo umano: possono solo “funzionare” in qualità di menzogne. 

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