“Prima” è il titolo della raccolta di poesie di Gabriella Cinti, un parola aperta a mille continuazioni, una parola come creta da modellare, da far dischiudere o da lasciare nel suo guscio protetto colmo di risonanze.
In questo senso, viene da pensare alle “Lezioni Americane” di Calvino e al suo “dialogare” – trattando l’Esattezza – col “vago” tanto amato da Leopardi, il quale “sosteneva che il linguaggio è tanto più poetico, quanto più è vago e impreciso”.
"Una mattina intera a frugare/nel cassetto/ e cercare il senso della vita/ e dell'oltrevita". Scrive Cinti, italianista, grecista, poeta e performer in greco antico in una poesia dal titolo "La mia disordinata salvezza".
Mentre così riflette criticamente sul suo lavoro poetico nella Prefazione alla raccolta Federico Migliorati: "Cinti abita con feconda esperienza i territori latini e greci e si immerge negli abissi spazio-temporali per svelarci che l’Amore ... sta alla base di tutto (“c’è sempre un bacio all’inizio della vita”).
Primavera di Persefone
Tu morivi, padre,
tra le rose di maggio,
nella luce scoperta
come una ferita violenta.
Primavera di Persefone,
per ridisegnare il mondo
in attesa dei tuoi segnali,
frinire funebre di cicale
nel tempo strappato
dalla grande forbice.
Mai più figlia.
In ogni germoglio di parola
ti cerco, mentre setaccio oro
di senso nei greti dei nomi
nel vestito pensante dei verbi
nel gesto velato dei suoni.
Sono ancora qui
a tessere i fili del silenzio
e farne sospiroso colloquio
avvoltolata nel ricordo
sotto la tua scrivania,
bambina gomitolo
a compitare riti di parole.
Maggio grida di morte,
i nidi del cuore sono gusci infranti,
invano il glicine corteggia l’aria.
Tempo di gesso, padre,
tempo di calce invasa
sulla carne della memoria
ma più alto il tuo volo a me,
crisalide d’alabastro
sfrecciata da edera sotterranea,
il più segreto,
il più prezioso dei tuoi indizi.
L'autrice Gabriella Cinti dialoga con Nadia Chiaverini, poeta e critica
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Saletta incontri Joyce Lussu