Il "Simposio" di Platone e versi per cercare l'altro da noi che abbiamo perduto
"... Io che ti persi / nelle crepe di un tempo / lontanissimo / ti porto dentro / come una malinconia…", sono alcuni dei versi con cui Franca Canapini temerariamente si è accostata al “Simposio” di Platone per provare a colloquiare con quest’opera abissale, fonte della cultura umana di ogni tempo.
Cuore del poema, la tensione erotica che abita cosciente o sotterranea in ogni essere, tensione verso l’interezza di sé, verso il ricongiungimento con l’altro da noi che abbiamo perduto, forse sfiorato in una o più vite, dimenticato e insieme ricordato in segreti anfratti della nostra anima.
È il ritorno alla propria natura più ancestrale e integra che il nostro essere cerca “come acqua dolce/hai invaso la mia essenza”, all’equilibrio, alla bellezza e - in un circolo radiante di energie - alla poesia come creatrice di Eros, forma e coppa che il nostro desiderio di ritorno all'Altro custodisce e racchiude.
Sororità tra le Arti a cura di Silvia Ranzi, Musicista Francesco Russo, Artista Sandra Tesi
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni telefonare al numero 055 2616512 oppure scrivere all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
L'iniziativa si terrà nella Saletta incontri Joyce Lussu