“La cosa migliore per tutti” è un romanzo noir ambientato a Firenze ai giorni nostri. Lotti lavora in un night club come spogliarellista e al contempo indaga su Taro, trafficante di donne, ostacolata da Ares, tirapiedi del criminale. Durante la retata che porta alla cattura di Taro, Lotti si rivela per chi è: Carlotta, promettente Ispettrice di Polizia, che sul momento decide di sottrarre Ares all'arresto e nasconderlo a casa sua. Anche se il caso è chiuso, per lei i problemi sono appena iniziati.
Se sul lavoro Carlotta è pragmatica e determinata, nella vita privata è fragile, instabile. Per questo ha salvato lui: Ares, un nome falso cucito sul personaggio che si è creato, un energumeno di poche parole; il suo viso è solcato da una cicatrice, feroce memento del senso di colpa che lo tiene lontano da chi ama. La tiene a distanza ma questo non fa che alimentare l'ossessione di lei che, giustificando i suoi crimini, dall'occultamento di cadavere al triplice omicidio, lo nasconde alla legge, ma solo per intrappolarlo in una ragnatela di bugie, sesso e minacce, mentre la smania crescente di controllarlo la porta a spiarlo e impedirne la fuga. Ne ha bisogno, si aggrappa a lui per non tornare a quando la sua vita era un caos di alcol, ossessioni e psicofarmaci.
Ma Ares non può salvarla perché Carlotta non è mai sola: Vera riemerge dal passato con l’unico intento di riportarcela. Le due sono inseparabili, letteralmente, perché Vera è la voce nella sua testa: la consola e la consiglia, ma al contempo la confonde e la ossessiona. Mentre Vera cerca di trattenerla in quel passato distruttivo e la trascina verso il fondo in una spirale crescente di follia che la porterà a perdere tutto, una mano si tende verso di lei: quella del vice commissario Francesco Morelli. È proprio lui a scrivere la fine della malata storia tra lei a Ares: mentre Vera porta a un passo dal suicidio una Carlotta disperata, Morelli arresta Ares e glielo porta via. Solo quando è ormai lontano da lei lo lascia andare a patto che non si faccia più vedere. Ares sa che glielo deve: cambia città e comincia una nuova vita. Ai capitoli al passato in terza persona soggettiva si alternano alcuni capitoli al presente in prima persona con flashback o episodi esterni utili alla trama. In corsivo i pensieri dei protagonisti e i dialoghi interiori tra Carlotta e Vera.
Brunella Cecconi (1982) è nata e vive a Firenze, dove lavora come maestra di scuola dell’infanzia. Inizia a leggere all’asilo e da allora non smette più. Da sempre è appassionata di misteri, soprattutto quelli nascosti nelle profondità della mente umana, affascinata dalle infinite variabili della psiche. La cosa migliore per tutti è il suo romanzo di debutto.
Con Virgina Borri, editor della casa editrice Porto Seguro.
L'iniziativa è rivolta agli adulti ed è a cura della biblioteca.
Prenotazione consigliata, telefonando allo 055669229 o venendo in biblioteca o scrivendo a bibliotecaluzi@comune.fi.it