Mercoledì 13 marzo, per il ciclo a cura dell'Archivio Storico e dell'Università di Firenze, nuovo appuntamento con Gilda Nicolai
La riforma protestante aveva scosso profondamente il modello di santità prevalente per tutto il Medioevo nella Chiesa di Roma. Alcuni teologi, già nel XV secolo, avevano cominciato a esprimere dubbi in relazione al successo di alcuni santi. Dopo le nuove regole approvate durante il Concilio di Trento, i mistici e i santi a forte incardinamento locale vengono posposti a coloro che sono stati esemplari testimoni o martiri per la fede o a coloro che avevano testimoniato la fede attraverso l’eroicità delle virtù morali e il pieno rispetto della disciplina tridentina. Dopo Trento, il culto dei santi fu, quindi, difeso sul piano dottrinale, ma da allora si andarono anche dispiegando i meccanismi atti ad un accurato controllo della santità. Da tutto ciò si può ritenere che nascano due filoni di intervento che caratterizzano la santità in età moderna: da un lato la revisione critica di tutte le vite dei santi antichi; dall’altro, per quanto riguarda i “nuovi santi”, la riorganizzazione di tutto l’apparato procedurale del processo di beatificazione e canonizzazione. Prendendo come casi di studio quattro sante viterbesi (Santa Rosa, Santa Giacinta Marescotti, Santa Lucia Filippini, Santa Rosa Venerini) si indagheranno i modelli della santità femminile, la loro raffigurazione e come le carte della canonizzazione oggi possono essere lette da una diversa prospettiva, possono rispondere a nuove domande, possono mettere in evidenza aspetti della vita della santa trascurati perché non funzionali al raggiungimento dell’obiettivo finale.
Gilda Nicolai ha conseguito il Dottorato di ricerca in Società, istituzioni e sistemi politici europei (XIX-XX secolo) presso l’Università degli Studi della Tuscia. Insegna Archivistica generale dal 2011 e Management dei Sistemi informativi dal 2019. Dal 10 gennaio 2022 è ricercatrice (RTDB) di Archivistica presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo dell'Università degli Studi della Tuscia. Dal novembre 2019 è delegata del Rettore per gli Alumni. Ha ottenuto l’abilitazione scientifica a professore universitario seconda fascia nel settore concorsuale 11/A4- Scienze del Libro e del Documento e Scienze Storico Religiose nel novembre 2020 e di prima fascia a novembre 2023. Tra i suoi principali temi di ricerca ci sono gli archivi pubblici e gli archivi ecclesiastici, con una particolare attenzione alle pratiche di selezione e scarto e della conservazione della memoria.
L'appuntamento è mercoledì 13 marzo, dalle ore 17 alle 19. presso l'Archivio Storico in via dell'Oriuolo n.33.
Per partecipare si consiglia di prenotare scrivendo a manuela.parrilli@unifi.it