La chiusura del terzo ciclo di esposizione straordinaria dei venti arazzi rimandata a fine novembre
La magnifica serie di venti arazzi con Storie di Giuseppe, voluta dal duca Cosimo I de’ Medici e tessuta tra il 1545 e il 1553 su disegno di tre dei maggiori artisti dell’epoca, Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, adornava in origine la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio, l’antica aula consiliare della città. Quando Firenze era capitale del Regno d’Italia la serie fu divisa e dieci dei venti arazzi entrarono a fare parte del patrimonio reale, per poi giungere nel Palazzo del Quirinale a Roma e quindi infine passare in dotazione alla Presidenza della Repubblica. Gli altri dieci rimasero a Firenze, dal 1872 in deposito al Comune da poco insediatosi in Palazzo Vecchio.
Da allora la serie è rimasta divisa tra Roma e Firenze, finché la mostra itinerante Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino, organizzata in occasione di Expo 2015, non ha permesso di vederla di nuova riunita nel Palazzo del Quirinale a Roma, nel Palazzo Reale a Milano e infine in Palazzo Vecchio, nella stessa sala per la quale fu tessuta. La Sala dei Duecento, sgombrata per l’occasione dai banchi del Consiglio comunale, riproponeva allora l’allestimento spettacolare dei tempi di Cosimo I, progettato per stupire gli ospiti di corte con una successione ininterrotta di preziosi panni istoriati, dalle trame scintillanti, che ricoprivano completamente le pareti del vasto ambiente fino a sei metri di altezza.
A partire dal febbraio 2019 i venti arazzi sono tornati in Palazzo Vecchio, esposti a rotazione in cinque cicli.
Il terzo ciclo avrebbe dovuto concludersi a fine agosto ma l'Amministrazione comunale, d'intesa con il Quirinale e le Gallerie degli Uffizi, ha stabilito di prorogarne l'esposizione. Sarà dunque possibile visitarlo fino al 22 novembre.
Per maggiori informazioni consulta la pagina del portale dedicata ai musei civici.
I biglietti sono acquistabili on line, oppure presso la biglietteria di Palazzo Vecchio (causa emergenza sanitaria in corso gli ingressi a tutti i musei sono contingentati; l'acquisto on line è consigliato per non rischiare di recarsi in museo e non trovare più posto al momento desiderato)