Incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino all'Opera di Firenze, a cura dell’associazione Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Mavra
La giovane Paraša, innamorata dell’ussaro Vasilij, escogita un piano per trascorrere più tempo con l’amato. Vista la necessità di trovare una nuova domestica dopo la morte della vecchia cuoca, Paraša traveste Vasilij da donna e lo presenta alla madre e alla vicina come la nuova cuoca di nome Mavra. Ma l’improbabile camuffamento ha breve durata perché l’ussaro in ambiti femminili viene sorpreso da madre e figlia nell’atto di radersi la barba. Lo svelamento della vera identità di Mavra provoca lo svenimento della madre e l’intervento sollecito della vicina; all’ussaro non resta che fuggire dalla finestra mentre Paraša grida disperata.
Mavra debuttò a Parigi il 3 giugno 1922 senza però riscuotere il successo sperato. Stravinskij, nonostante le sollecitazioni di Djaghilev, si rifiutò modificare il finale ritenuto dall’amico troppo banale e immediato, difendendo le sue scelte e il valore di questa piccola opera a cui teneva particolarmente.
Gianni Schicchi
Firenze, 1299. La famiglia Donati è in fibrillazione dopo la morte del parente Buoso che pare abbia destinato la cospicua eredità a un convento. Per trovare una soluzione viene interpellato Gianni Schicchi, noto in città per astuzia e sagacia. Da vero deus ex machina, il protagonista si finge Buoso morente ma nel dettare le sue ultime volontà al notaio intesta i beni più preziosi ‘all’amico devoto’ Gianni Schicchi, suscitando l’ira degli avidi parenti. Tuttavia la truffa è dettata da un fine nobile; così facendo Gianni assicura una bella dote alla figlia Lauretta che potrà sposare Rinuccio Donati con buona pace dell’altezzosa famiglia.
A cura di: Associazione Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
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