Nella sala di Leone X l’opera “Cavaliere” di Marino Marini, una delle prime iniziative del nuovo corso della Fondazione Marini San Pancrazio
Il ‘Cavaliere’ di Marino Marini arriva a Palazzo Vecchio, nella Sala Leone X, proprio dove fino a pochi mesi fa era allestita la scultura Il Guerriero con scudo di Henry Moore, al momento in restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Due grandi artisti, un forte legame tra loro e con Palazzo Vecchio per un ideale dialogo artistico di grande impatto.
L’iconografia fortemente declinata sui temi guerreschi, con raffigurazioni di cavalli, cavalieri, guerrieri, è stata la motivazione principale che ha portato a scegliere la Sala Leone X come sede dell’installazione.
Nel 1948 Marino Marini conosce Henry Moore, con il quale stringe un’amicizia molto importante per la sua produzione artistica. I due artisti, diversi per cultura e stile ma accomunati dalla ricerca e da una propria originale idea del fare scultura, si frequentarono e stimarono reciprocamente: nel 1962 Moore fu ritratto dallo stesso Marini.
Il prestito dell’opera fa parte del programma delle mostre e attività 2023 presentato oggi dalla Fondazione Marini san Pancrazio che vede, fin da subito una collaborazione attiva con le altre istituzioni culturali ed enti museali per organizzare importanti iniziative di mediazione culturale ed eventi di grande attualità artistica.
L'opera 'Cavaliere' è visibile nell'ambito del percorso di visita del Museo Civico di Palazzo Vecchio.