Alla Biblioteca Orticoltura quattro incontri dedicati al rapporto tra letteratura e psicoanalisi
La psicoanalisi, così come la letteratura, affronta temi che attraversano la complessità umana da sempre.
La Biblioteca Orticoltura da qualche anno organizza un ciclo di incontri su “Letteratura e psicoanalisi”, in collaborazione con gli psicoanalisti e gli psicologi dell’ Associazione Extimité di Firenze.
Gli incontri di questa edizione partiranno da una riflessione sulla violenza e sulla guerra: era il 1933 quando Einstein e Freud si scambiarono alcune reciproche impressioni intorno all’interrogativo “Perché la guerra?”, attualissima ed eterna domanda.
Prendendo spunto da questa e altre riflessioni, nel corso di questi incontri, sarà affrontata la complessità delle questioni che il tema della violenza porta con sé, interrogando anche testi letterari e lavori cinematografici, opere che da sempre mettono al lavoro questo tema così inquietante eppure così intimamente umano.
PROGRAMMA
// venerdì 17 febbraio, ore 17.30
Il nastro bianco, Ilaria Detti
La vita in un piccolo paese della Germania alle soglie della Prima guerra mondiale sembra procedere nel suo affaccendamento quotidiano, finché non viene turbata da strani avvenimenti che danno avvio ad un’escalation di violenza. “Il nastro bianco”, pellicola del 2009 del regista Michael Haneke, evidenzia con precisione alcuni aspetti della logica della violenza e del circuito a cui dà vita. Un circuito sottile, di cui si coglie la complessità che va ben oltre la crudezza del gesto, aspetto che la regia infatti volutamente vela. L’atto violento non è qualcosa che si fissa a chi lo compie: in quanto atto, dice di un passaggio, di una trasmissione e degli effetti che essa ha sui soggetti e sul tessuto sociale più ampio.
// venerdì 3 marzo, ore 17.30
Perché la pace?” , Federico Fabbri
Avvertire, cogliere, sostare nella domanda che dà titolo a questo incontro, pone al pensiero dominante e comune una prova tra le più ardue. La pace non è “cosa” dovuta, non si compra, non è commercializzabile; non si motiva da sé e non si infonde e diffonde da sola. Attraverso alcuni brevi estratti dell’opera di Freud, il primo stasimo dell’Antigone sofoclea nella traduzione di Hölderlin e la ripresa che ne fa M. Heidegger, cercheremo di non desistere dal porci di fronte all’infinità della questione intorno all’essenza umana.
// venerdì 17 marzo, ore 17.30
“In un mare di latte” , Giulia Lorenzini
L’attuale momento storico sembra essere caratterizzato da un’urgenza per la risposta e da una rincorsa affannosa per raggiungere un certo grado di appressamento; mai come oggi Psicoanalisi, dedita ad una passione per il domandare e all’assenza di ogni padronanza, sembra appartenere ad un’epoca mitica, forse mai davvero esistita; mai come oggi è necessario ascoltare la sua voce. Cosa ha da dire Psicoanalisi rispetto ad una contemporaneità in cui sembrano avvicendarsi un continuo di aggressioni e prevaricazioni? Attraverso alcune opere della letteratura classica e non solo cercheremo di approfondire queste ed altre questioni, tratteggiando uno scenario in cui la violenza sembra cogliere qualcosa che non si presenta come un fenomeno isolato e distante, ma come qualcosa che ci riguarda da vicino, una parte oscura che abita dentro ogni essere umano
// Venerdì 31 marzo, ore 17.30
"Le sorgive dell'odio” , Nicola Mariotti
In “Perché la guerra?” Freud, nel suo dialogo con Einstein, avanza che la cultura è ciò che ci permette di sbarrare la strada alla pulsione di distruzione. Adesso che la cultura è diventata un oggetto di mercato come il resto, cosa ci resta allora? La psicoanalisi può contribuire a portare un po’ più di “umanità”? Attraverso alcuni spunti letterali proveremo a seguire le rifrazioni di questa parola umanità e del lavoro che essa esige, fin verso le sorgive dell’odio e dell’amore.
L'ingresso agli incontri è libero con prenotazione obbligatoria contattando la biblioteca al numero 055 4627142 oppure scrivere a bibliotecaorticoltura@comune.fi.it