FLO.RE. Music Festival

Alla Biblioteca delle Oblate tre dialoghi su musica, inclusione e sostenibilità ambientale

Far sì che la musica sia uno strumento cruciale per la salute psicofisica, il benessere e l’evoluzione dell’individuo a cominciare dall’infanzia, attingere all’energia sempre rinnovabile del conoscere, credendo fermamente che la cultura rappresenti una risorsa insostituibile, il vero collante di una società.

FLO.RE. Music Festival (ossia Flourishing Regenerations, Far fiorire Rigenerazioni), germina nel 2015 da un progetto di Stefania di Blasio e riunisce un gruppo di giovani manager delle Arti dello Spettacolo - formatisi all’Accademia Teatro della Scala, al Politecnico di Milano e all’Università di Bologna - intorno al desiderio di rivoluzionare l’approccio alla musica classica e la sua fruizione.

La rassegna, che dopo un passaggio a Chianciano e a Grosseto è approdata a Firenze, propone concerti di musica da camera con artisti di vaglia internazionale, masterclass, corsi di formazione e laboratori con i più piccoli: l’intento, quello di richiamare il territorio a un dialogo comune sui gangli più sensibili della contemporaneità.

Con quest’intento alla Biblioteca delle Oblate sono stati immaginati e progettati tre talk.

L’ingresso è libero, per informazioni: info@floremusicfestival.it

venerdì 5 luglio dalle 10 alle 12.30 - Sala storica Dino Campana

Modera gli interventi Maria Cristina Carratù.

Al centro dell’incontro, la sostenibilità ambientale e il riciclo. Esperti in diversi ambiti si interrogano su cosa il loro settore possa fare per l’ecologia, indagando se vi siano tecniche o materiali specifici che possano coadiuvare l’evolversi del processo di presa in carico e di cura del nostro ecosistema. Quale apporto può dare il singolo in base alle peculiarità del proprio lavoro?

Ne discutono: Carlotta Bizzarri, sociologa della comunicazione all’Università degli studi di Firenze (Terza Cultura), che affronterà il tema dal punto di vista della sostenibilità sociale e digitale, Monica Atzori dalla LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, che condividerà le sue analisi nel campo della moda, Federico Alberghini, fondatore e direttore della Banda Rulli Frulli, all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo & Guglielmo Andreoli in convenzione con il servizio NPIA di Mirandola, che racconterà il progetto di creazione di una banda inclusiva con percussioni auto-costruite con materiali di scarto, Emanuela Daffra, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, che guarderà alla questione del riciclo nell’ambito del restauro delle opere d’arte, e Margherita Casamonti, pianista e musicologa, che si rivolgerà al settore della produzione degli strumenti musicali, dal punto di vista della manodopera nonché dell’utilizzo dei materiali di scarto.

A seguire il dialogo con il pubblico, si terrà un laboratorio di costruzione di strumenti a percussione con materiali riciclati, condotto da Sofia Merlotti.

martedì 9 luglio dalle 10 alle 12.30 - Sala storica Dino Campana

Modera Margherita Casamonti

Il dialogo articola in modo ampio e stratificato il concetto di “discriminazione”, concepita sia come relegazione e marginalizzazione delle arti rispetto ad altri settori, sia come subalternità, esclusione di alcune categorie di persone all’interno delle arti stesse.

Daranno vita a un discorso trasversale e critico: per quanto concerne la danza, Angelo Egarese, direttore della compagnia Kinesis Contemporary Dance Company, Cristina Papi, compositrice e docente del Conservatorio di Parma, relativamente alla musica, Elisa Stella, psicologa e criminologa, dal punto di vista della musica trap, Cristina Cacioli dalla LABA - Libera Accademia di Belle Arti di Firenze – converserà con le studentesse Gaia Spaziani e Arianna Zocca sulla loro esperienza personale, mentre Sandra Storai, psicologa, psicoterapeuta e docente presso il Liceo delle Scienze Umane e Musicale di Prato, farà un resoconto del suo vissuto professionale in merito.

Infine, Margherita Casamonti, musicologa e pianista, si soffermerà sul repertorio strumentale composto da persone appartenenti a categorie sociali marginalizzate.

Per i ringraziamenti finali saranno presenti Stefania Di Blasio, direttrice del Centro Studi Musica & Arte di Firenze e Giannella Sensi, direttrice artistica di Firenze & Danza.

A seguire il dialogo con il pubblico, un laboratorio di danza tenuto da due giovani ballerini del Firenze & Danza Junior Ensemble.

sabato 13 luglio dalle 10 alle 12.30 - Sala storica Dino Campana

Modera Chiara Dino, giornalista

La musica come magnifico veicolo di inclusione sociale è il cuore di questo talk che ne indaga i differenti benefici nei confronti delle singole persone e dei gruppi in diversi ambiti.

Ne discutono: Alessandro Vanzini, musicista, fondatore della Civica Scuola di Musica di Comacchio e coordinatore del dipartimento Didattiche Inclusive della Fondazione "Andreoli" di Mirandola, scuola che fin dalle sue origini guarda alla musica come strumento pedagogico imprescindibile di inclusione, Ferdinando Suvini, Direttore del Corso Triennale di Musicoterapia Dinamica di Firenze del Centro Studi Musica & Arte (CSMA) e Responsabile del Dipartimento Musicoterapia Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara, con un focus su musicoterapia e benefici sullo spettro autistico, Chiara Fusi, psicologa e musicoterapeuta con la sua esperienza professionale, Raffaella Turchi, neuropsichiatra che indagherà su musica e sviluppo delle competenze comunicative nei bambini, Maria Majno, fondatrice e presidente di SONG Sistema Lombardia, associazione creata per portare la musica dove è assente, grazie a progetti di educazione musicale collettiva e a una offerta concertistica accessibile, infine Margherita Casamonti, musicista e musicologa, che rifletterà ulteriormente sul tema dell’inclusione attraverso la musica.

Alla fine del dialogo con il pubblico, un laboratorio di improvvisazione con Chiara Fusi.

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