Memoriale delle deportazioni

Dal 26 al 29 gennaio il Memoriale apre le porte al pubblico per una serie di visite guidate straordinarie nella Settimana della Memoria

In occasione del Giorno della Memoria - che internazionalmente cade il 27 gennaio - il Memoriale delle Deportazioni apre le sue porte per una serie di visite straordinarie gratuite in programma venerdì 26 e domenica 28 (alle 10 e alle 11:30) e lunedì 29 gennaio alle 11:30. 

Sarà infatti possibile visitare il luogo, approfondendo vicende e tematiche legate alla storia delle deportazioni facendo esperienza diretta dell’opera del Memoriale degli italiani ad Auschwitz, vera installazione immersiva voluta dall’Associazione Nazionale Ex-Deportati (ANED) e inaugurata nel 1980 presso il Blocco 21 di Auschwitz in onore degli italiani caduti nei campi di sterminio.

Il Memoriale italiano di Auschwitz

Allestito ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, 40 anni dopo viene spostato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo. L’opera ‘rinasce’ nel 2019 a Firenze grazie a un complesso progetto. Dopo un ulteriore periodo di chiusura, il Memoriale è stato riaperto al pubblico il 25 luglio 2023 grazie a un accordo tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, Fondazione “Museo e centro di documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana” e Aned (associazione nazionale ex deportati), proprietaria del Memoriale.

Le visite al Memoriale delle Deportazioni proseguono tutti i venerdì, sabati, domeniche e lunedì alle 10 e alle 11.30 con le stesse modalità. La domenica metropolitana (ogni prima domenica del mese) anche dalle 15 alle 18.

La prenotazione è obbligatoria: 055 2768224 o info@musefirenze.it. Per le scuole: 0574/461655 o info@memorialedelledeportazioni.it

In occasione del Giorno della Memoria sono tantissime le iniziative promosse. Il calendario dettagliato degli eventi è sul sito della Regione Toscana (link in calce).

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