Fino all'8 settembre a Palazzo Medici Riccardi la grande mostra ispirata al mito classico con opere, manoscritti, installazioni, film
Il mito di Orfeo attraverso i secoli e le arti.
A partire dallo splendido rilievo marmoreo neoattico con Orfeo, Euridice e Hermes, proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che raffigura il secondo e definitivo distacco del cantore dalla sua amata fonte d’ispirazione per il poeta Rainer Maria Rilke, autore dei ‘Sonetti a Orfeo’ – fino alle opere di Tiziano, Parmigianino, van Honthorst, Bruegel il Vecchio, Rembrandt, Delacroix, Moreau, Redon, Feuerbach, De Chirico, Cocteau, Savinio, Melotti, Twombly e Paladino provenienti da prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali – dalle Gallerie degli Uffizi al Musée du Louvre di Parigi, dal Mart di Trento e Rovereto al Kunsthistorisches Museum e al Belvedere di Vienna, dal MANN e dal Palazzo Reale di Napoli ai Musées de Beaux-arts di Blois e di Marsiglia, dal Museo Nazionale del Bargello all’Accademia Carrara di Bergamo, dal Museo di San Marco alle Biblioteche Laurenziana e Riccardiana di Firenze – oltre che da collezioni private e grazie a una speciale collaborazione con l’Archivio del Teatro del Maggio Fiorentino.
La mostra, che apre i battenti mercoledì 20 marzo a Palazzo Medici Riccardi e che si protrarrà fino all'8 settembre, affonda le radici nei tempi più antichi del mito e ruota attorno alla figura multiforme e metamorfica di Orfeo, poeta, musico e cantore, compagno di viaggio degli Argonauti, sposo prima infelice e poi disperato di Euridice, inconsolabile vedovo dilaniato dalle Baccanti.
La mostra è a cura di Sergio Risaliti del Museo Novecento di Firenze e di Valentina Zucchi, è promossa da Citta Metro Firenze e organizzata da MUSE Firenze.
Tutti i dettagli, gli orari e le modalità di accesso sul sito www.palazzomediciriccardi.it