Al via il restauro delle sei lunette del Chiostro grande di Santa Maria Novella rovinate dall’alluvione grazie al progetto di Florence I Care
Le sei lunette contenute nel lato est del Chiostro grande di Santa Maria Novella, inclusi i cinque ritratti di monaci domenicani situati nella volta a crociera sotto i capitelli presenti tra le lunette, e la prima lunetta d’angolo del lato sud, tutte opere pesantemente danneggiate durante l’alluvione del 1966, saranno restaurate. L'alluvione di Firenze causò danni notevoli di conservazione alle pitture: per cercare di salvarle, queste sono state sottoposte al distacco dalla parete originaria, alla successiva riadesione ad un nuovo supporto e alla ricollocazione in loco. I tagli per la rimozione sono ancora visibili e tutte le scene sono abbastanza impoverite di materia a causa dell'operazione di strappo anche se è probabile che senza questo tipo di intervento le lunette sarebbero pervenute a noi in condizioni molto peggiori.
II Chiostro grande, edificato dal 1340 al 1360, fa parte del convento di Santa Maria Novella ed è il più grande chiostro della città. Nel secolo XVIII il Chiostro venne risistemato per quanto riguarda gli elementi lapidei e alcune lunette rimaste vuote vennero dipinte. Dal 1920 il Chiostro faceva parte della scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri ma recentemente, nel 2016, è passato a far parte del Museo di Santa Maria Novella.
L’intervento rientra nel progetto Florence I Care, che dal 2011 il Comune di Firenze porta avanti con successo e che consiste nella ricerca di sponsor per finanziare interventi di restauro su beni culturali cittadini. Il progetto prevede anche una nuova illuminazione ed è interamente finanziato dalla società Rigoni di Asiago accompagnata da Fondaco srl, società nel settore della consulenza e strategia nella comunicazione associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali. La fine dei lavori è prevista per dicembre.
All’interno del cantiere, attivo da alcuni giorni, è stata predisposta una webcam che consentirà di ‘spiare’ le varie fasi del restauro sul sito.