Mezz’ore d’arte con Stefano Bardini

Il 29 novembre tornano gli appuntamenti digitali con Stefano Bardini, un viaggio (virtuale) fra collezionisti e connoisseurs di tutto il mondo

A novembre tornano gli appuntamenti digitali di Mezz’ore d’arte, incontri firmati MUS.E che rientrano nel calendario di iniziative in occasione del centenario della morte dell’antiquario Stefano Bardini (1836-1922) promosse da Comune di Firenze-Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e MUS.E, con la collaborazione della Direzione regionale Musei della Toscana- Museo e Galleria Mozzi Bardini, della Fondazione Parchi Monumentali Bardini-Peyron, della Fondazione CR Firenze e grazie al sostegno di Aquila Energie.

Un viaggio ideale fra collezionisti e connoisseurs di tutto il mondo che parte il 15 novembre ed è composto di tre incontri, che inviteranno il grande pubblico a conoscere meglio Stefano Bardini approfondendo le relazioni che sviluppò con grandissimi amanti ed esperti d’arte. Gli incontri gratuiti e su prenotazione della durata di 30 minuti si terranno on line su piattaforma Zoom con cadenza quindicinale (sempre alle ore 18) e vedranno partecipare gli esperti e studiosi di prestigiose istituzioni quali l’Isabella Stewart Gardner di Boston, gli Staatliche Museen di Berlino e il Museo Jacquemart-André di Parigi, grazie ai quali sarà quindi possibile conoscere quali fossero gli importanti legami d’affari e di amicizia con figure del calibro di Isabella Stewart Gadner, Willem Bode e Nélie Jacquemart André.

martedì 15 novembre h18.00: Il Blu Bardini all’Isabella Stewart Gardner Museum” vedrà protagonista Gianfranco Pocobene, Chief Paintings and Research Conservator al museo di Boston, che racconterà il rapporto di Isabella Stewart Gardner (celebre collezionista e filantropa americana vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento) con Stefano Bardini, dal quale acquistò numerose delle opere d’arte della sua copiosa collezione e del quale apprezzò anche il famoso “blu Bardini”, il colore che caratterizzava – e caratterizza ancora oggi – le pareti di quello che un tempo era lo showroom dell’antiquario e che oggi è sede del museo omonimo. Isabella Stewart Gardner Museum amò così tanto il colore da decidere di tinteggiare della stessa identica tonalità (ottenne la “ricetta” della nuance grazie all’aiuto di Bernard Berenson) le pareti della Long Gallery di quello che sarebbe diventato il museo che porta il nome della collezionista.

martedì 29 novembre h18.00: “Stefano Bardini e Wilhelm Bode: una relazione complicata”, con Neville Rowley, curatore delle sculture e dei dipinti italiani del Trecento e del Quattrocento al Bode-Museum e alla Gemäldegalerie di Berlino. Grazie all’intervento di Neville Rowley, si approfondirà il rapporto – non sempre idilliaco – tra Bardini e Wilhelm Bode, storico direttore dei musei statali berlinesi che acquistò a Firenze molti dei capolavori del Rinascimento italiano oggi conservati a Berlino.

martedì 13 dicembre h18.00: “Nélie Jacquemart-André e Stefano Bardini: rapporti umani e commerciali all’origine di una straordinaria collezione” insieme a Giancarla Cilmi, docente presso L’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi e autrice del catalogo dei dipinti italiani dei Musei Jacquemart-André di Parigi e Chaalis. Cilmi aiuterà a sondare il rapporto umano e professionale tra Nélie Jacquemart-André e Stefano Bardini, e tenterà di analizzare le modalità che hanno permesso di acquistare presso l’antiquario fiorentino le centinaia di oggetti che hanno arricchito il museo parigino.

Come partecipare su muse.it

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