Fuoco santo

Sabato di Pasqua

La tradizione del fuoco santo nasce nel Medioevo, quando, narra la leggenda, Pazzino de' Pazzi riportò a Firenze tre pietre del Santo Sepolcro, ricevute come ricompensa per aver scalato le mura di Gerusalemme e averne aperto la strada ai crociati.
Le tre pietre erano infatti utilizzate per accendere il fuoco che, il sabato santo, veniva benedetto nella Cattedrale e distribuito ai fedeli, per portarlo poi in processione e nei focolari domestici, da mantenere accesi fino al termine della Pasqua.
Con il tempo entrò in uso la tradizione di portare il fuoco santo per le vie cittadine su di un carro riccamente addobbato, in modo che i fedeli che non avevano potuto partecipare alla cerimonia potessero accendere i propri ceri.

La sera del sabato di Pasqua, le tre pietre, che oggi sono conservate nella chiesa dei Santi Apostoli, vengono portate con la scorta del Gonfalone sul sagrato della Cattedrale di S. Maria del Fiore, dove vengono usate per accendere il fuoco che la mattina di Pasqua darà avvio allo scoppio del carro.

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