Manuali Hoepli

Una piccola esposizione di esemplari storici dei Manuali Hoepli dalle collezioni della Sezione di Conservazione della Biblioteca delle Oblate visitabile dal 30 luglio al 7 settembre

La Sezione di Conservazione propone una piccola esposizione della propria collezione di Manuali Hoepli, collocati prevalentemente nel Fondo Pelaez e nel Lascito Boncinelli. Altri esemplari di Manuali Hoepli sono disponibili per la consultazione presso la Sezione di Conservazione. La mostra è visitabile nelle vetrine del primo piano durante l'orario di apertura della Biblioteca.

Ulrico Hoepli nacque nel 1847 in Svizzera ed iniziò l’attività di editore e libraio a Milano nel 1870, rilevando la libreria Laengner nella galleria De Cristoforis. Nel 1871 Hoepli pubblica il primo volume (una grammatica francese); nel 1878 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi ottenendo due medaglie d’argento.

La pubblicazione dei Manuali Hoepli iniziò nel 1875; l’idea fu quella di pubblicare testi di facile lettura e di argomento tecnico-scientifico.

I Manuali rappresentarono una piccola rivoluzione culturale: rispondevano infatti al bisogno di pubblicazioni per le professioni emergenti ed avevano prezzi accessibili. I Manuali erano caratterizzati dal formato maneggevole (derivato dalla MacMillan di New York) e dalla presenza di tagli rossi, soprattutto nelle prime edizioni.

I primi due manuali ad essere pubblicati furono “Il Manuale del Tintore” di Lepetit (1875) e “Il Manuale dell’Ingegnere civile e industriale” di Colombo (1877). Con il passare del tempo i Manuali Hoepli arrivarono a coprire diversi ambiti del sapere e della conoscenza, con l’uscita di pubblicazioni riguardanti la storia, la linguistica, la religione, l’arte e la musica, con l’intento di rivolgersi ad un pubblico ancora più ampio.

 

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