Di nuvola in nuvola

Consigli e proposte aggiornati ogni settimana dedicati al mondo del fumetto da leggere in digitale

“Avere la testa fra le nuvole”. Mai frase fatta è meno adatta a questo periodo di emergenza che stiamo vivendo, sguardo ben saldo alla tv e smartphone alla mano. Semmai le “nuvole” sono diventate le nostre case, perimetri circoscritti da reinventare ogni giorno. Dalle nuvole però, è risaputo, è possibile avere una prospettiva “aerea” e, perché no, scoprire nuove passioni.

Nero color china
Il noir arriva nei fumetti grazie alla collaborazione tra una famosa scrittrice di noir e uno fra gli autori di fumetti francesi più affascinanti per il suo approccio olistico alla creazione grafica. Si tratta di Fred Vargas, di Edmond Baudoin e del romanzo a fumetti "I quattri fiumi" (Einaudi) che racconta in immagini un caso inedito dell'amato commissario Adamsberg. Il “passo a due” che regola il racconto tra parole e immagini trova un accento nell’approccio complesso alla creazione di Baudoin, per il quale il tratto del pennello non è che l’espressione di una danza – restando nella metafora – che a sua volta racconta una musica. Quindi parole, pennello, movimento corporeo e immaterialità della musica. Ingredienti complessi che, all’inverso, vengono consacrati dall’utilizzo esclusivo di un unico colore e di un’unica tecnica, la china nera. Il video intitolato “Traits noirs” permette di apprezzare anche senza conoscere la lingua, la fisicità della creazione, la stessa che - così ci piace immaginare – abbia guidato la danza tra il racconto noir della Vargas e la china di Baudoin.

Il fumetto delle origini indossava lo jabot
Dalle storie scolpite sulla Colonna traiana, ai racconti religiosi che decoravano le chiese medievali ad uso del popolo analfabeta, molti studiosi concordano col fissare la data di invenzione del fumetto al 1896, collegandola al personaggio di “Yellow Kid”, creato da Richard Felton Outcault e apparso sul supplemento domenicale del “The New York World”. La versione europea vede l’inventore del fumetto nello svizzero Rodolphe Töpffer (1799-1846) grazie a una serie di brevi storie illustrate che egli scrisse e disegnò a partire dal 1827 per il diletto dei suoi allievi e che poi pubblicò a seguito anche dell’intervento di Johann Wolfgang von Goethe. Nel 1833 Töpffer, pubblicò “Histoire de monsieur Jabot”, storia di un piccolo borghese che, ornato di un vaporoso jabot, porta scompiglio nella vita della nobiltà.
La storia di Jabot e altri fumetti delle origini è disponibile su su Gallica, la biblioteca digitale della Bibliothèque nationale de France. Consigliamo anche la lettura del saggio “L’archeologia del graphic novel. Il romanzo al naturale e l’effetto Töpffer” di Eleonora Brandigi (Firenze University Press)che affronta la genesi concettuale della forma narrativa del romanzo a fumetti.

Smart women che non devono chiedere mai
La fase emergenziale è caratterizzata dall’opinabilità di tutto: da come si mette una mascherina a chi sono i proprio affetti stabili. Una cosa però che appare inconfutabile è come questa situazione si sia rovesciata sulle donne senza che questo abbia suscitato più di tanto sconcerto.
Il riassunto perfetto di questo meccanismo sociale è il libro della blogger, fumettista e ingegnera informatica francese Emma “Bastava chiedere, 10 storie di femminismo quotidiano” (edizioni Laterza), uscito in libreria a fine febbraio con la prefazione di Michela Murgia.
Il succo delle sue vignette – tanto ironiche quanto drammatiche – è il concetto di carico mentale: quel processo per cui si chiede alle donne di complicarsi la vita per semplificare quella di chi amano. Leggetelo, tutti, uomini e donne. La vostra reazione – dal sorriso velatamente empatico allo scoramento - sarà la misura del tempo ancora necessario per smettere di chiedere.

 

L’intelligenza narrativa ovvero l’arte di guardare fuori dalla finestra

Alzi la mano chi non ha mai sbirciato nelle case altrui! Per gli amanti del genere questa è un’attività che trova la propria sublimazione a sera, quando le luci accese delle televisioni e l’odore della cena in preparazione catturano gli sguardi e stimolano la curiosità di sapere quali storie si vivono nella quotidianità di quelli spazi. A maggior ragione in questa lunga quarantena, dove il condominio di fronte è diventato per molti il panorama quotidiano: tante finestre quanti sono i capitoli di un romanzo corale che non sarà facile dimenticare. Consigliamo la lettura di questo articolo uscito su Fumettologica che seleziona alcune storie dove il concetto di casa gioca un ruolo da protagonista . E per chi proprio non riesce a staccarsi dagli schermi e preferisce (inspiegabilmente!) non violare la privacy altrui, consigliamo alcune app come “Casa mia–Progettare sogni” , “Adorable Home” e “House flip” dove mettere in gioco – è il caso di dirlo – le proprie capacità di... arredatori!

 

Videochiamate d’autore
Per tutti coloro che amano i capolavori d’animazione del regista giapponese Miyazaki, considerato il più grande regista d’animazione vivente, è in arrivo una buona notizia. Lo Studio Ghibli, a cui si lega il nome del regista giapponese, ha deciso di regalare alcuni sfondi per le videochiamate ispirati alle pellicole più celebri dell’autore.
Tutti gli sfondi possono essere scaricati gratuitamente dal sito ufficiale di Studio Ghibli e caricati su applicazioni come Zoom, Cloud e Meeting. Tutte le regole per l’utilizzo delle immagini sono sul sito (consigliamo di tradurlo in italiano attraverso la funzione Traduttore di Google applicabile alle pagine web).
Gli sfondi sono tratti da alcune delle opere più famose di Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Dai pesciolini di “Ponyo sulla scogliera” agli scorci de “La città incantata”, passando per la “Principessa Mononoke” e le immagini delicate di “La storia della principessa splendente”.
Una meraviglia dietro l’altra, finestre da cui ammirare la natura e i sentimenti che popolano l’immaginario del grande artista. L’unica controindicazione è che sarà difficile concentrarsi sulla videochiamata in corso... Per conoscere tutti i film di Miyazaki disponibili nelle Biblioteche comunali e accessibili alla riapertura è possibile consultare il catalogo online

 

15-5519 ovvero la fiducia nell’acqua

La prima pioggia di questa quarantena accompagna un pensiero che prende forma e diventa pungolo, un desiderio che ha tanto di archetipico quanto di umano. Immergersi, abbandonarsi, lasciarsi guidare nella materia acquatica che permette al nostro corpo ciò che di questi tempi ci sembra un lontano miraggio: libera e contiene allo stesso tempo.
Ma è possibile  ricreare questa sensazione fluida, viverla in una forma surrogata attraverso la lettura?
Qualcuno è riuscito in questo prodigio sinestetico ed è per questo che è doveroso prendere carta e penna e segnarsi due titoli in cui immergersi, letteralmente: si tratta di "Nell’acqua" di Lorenzo Mattotti (Edizioni Logos 2005, poi ripubblicato nel 2016) e "Il gusto del cloro" di Bastien Vivès (Black Velvet Editrice 2009).
Se questo (come probabile) non fosse subito possibile, consigliamo una perla d’acqua dolce ovvero un video di Gipi che lascia che sia l’acqua a creare le tavole di "Unastoria" (Coconino Press 2013), e un piccolo enigma. Chi indovinerà cosa significa il misterioso codice del titolo?

 

Stamo proprio impicciati...
Mai come ora un autore come Zerocalcare diventa essenziale per raccontare la contemporaneità. Unica è infatti la sua capacità di portare alla luce e mitizzare aspetti che fanno parte della quotidianità di tutti.
Questa sua capacità di colpire (e affondare) il bersaglio suscita nel lettore sorriso e riflessione, in una parola: immedesimazione. Così, dalla consapevolezza che “i ceci sono il legume apocalittico per eccellenza”, all’analisi senza filtri di termometri sociali alla portata di tutti (il telefono, i social e la strada) Zerocalcare ci regala “Rebibbia quarantine”, video animati che raccontato la quarantena nella sua Rebibbia, quartiere-mondo dell’universo fumettistico dell’autore.
Tutti gli episodi possono essere seguiti sulla pagina Facebook dell'autore. Per chi non conosce ancora Zerocalcare consigliamo un giro sul suo blog suo blog in attesa di poter prendere in prestito i suoi libri nelle Sezioni Fumetto delle Biblioteche

Scienza e fumetto, connubio perfetto
Comics&Science e CNR Edizioni hanno reso disponibili gratis online tutti i fumetti del proprio catalogo. Comics&Science è una collana di Cnr Edizioni (Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico) che prende il nome dall’omonima sezione della programmazione culturale di Lucca Comics & Games.
Nata nel 2012, la rivista è un progetto di divulgazione scientifica a fumetti, attraverso l’intervento di alcuni degli autori contemporanei più noti, sviluppato dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche e dallo Studio Symmaceo e diffuso principalmente attraverso una collana di CNR Edizioni e numerosi eventi culturali in giro per l’Italia.
Gli abbinamenti sono tra i più originali: lo spettro della luce raccontato da Zerocalcare, il mondo di Internet al centro della storia di Leo Ortolani o la complessità che caratterizza la vita del cittadino digitale narrato dal tratto comico di Tuono Pettinato e Gabriele Peddes.Per leggere i fumetti è sufficiente visitare la pagina dedicata a Comics&Science sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche e cliccare sulle copertine per avviare il download.

Solidarietà fumettistica

In questo periodo sono tante le iniziative di solidarietà fumettistica e due importanti riviste come Fumettologica e Lo Spazio Bianco offrono due repertori in continuo aggiornamento con i titoli messi gratuitamente a disposizione dalle maggiori case editrici del settore
Le risorse sono disponibili qui e qui. Agli amanti delle tavole d'autore consigliamo di prendersi mezz'ora di tempo per guardare il video (in francese con sottotitoli in italiano) che racconta la creazione di “Le variazioni d’Orsay“ di Manuele Fior: un'esperienza immersiva nei colori e nelle tecniche del celebre fumettista.

 

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